Scopo dell’iniziativa è suggerire / sviluppare un nome per la nuova struttura di IBM, l’attuale Pavillion Unicredit. Il nome comparirà sempre associato al brand IBM con l’obiettivo di dare nuovo vigore alla sua immagine in un contesto altamente competitivo: nella zona sono infatti presenti diversi competitor con altre strutture (Microsoft House, Accenture Liquid Studio, Samsung District, Google Porta Nuova).
Con questo nome vorremmo raccontare una nuova IBM che, grazie anche al suo storico e affermato potenziale tecnologico, sia naturalmente riconosciuto come facilitatore e promotore della creazione di un ecosistema aperto, ovvero di un terreno fertile in cui la riflessione continua, la collaborazione, la formazione e la sperimentazione non rimangano fine a se stesse ma diano vita a prodotti e servizi innovativi e dagli effetti positivi tangibili.
Tale obiettivo prevede il coinvolgimento attivo di un target eterogeneo (un ecosistema fatto di clienti, partner, visitatori, studenti, bambini), affinché IBM possa integrarsi nel territorio ed emergere come punto di riferimento in un contesto di fusione e bilanciamento tra tecnologia/innovazione e sostenibilità (anche a livello europeo).
Consumer (visitatori, studenti, bambini)
All’interno di questo spazio si prevede la realizzazione di attività sociali e culturali “cool” volte sia alla formazione sia all’intrattenimento, specifiche per le diverse fasce di età (dall’infanzia all’età adulta). Distaccandosi dalla sua attuale funzione principalmente espositiva, la struttura permetterà a IBM di avvicinarsi alla comunità grazie alla creazione di uno stretto rapporto con i cittadini, offrendo tutoring e sostegno alla coltivazione della creatività di bambini (intrattenimento) e giovani (intrattenimento ed educazione) e allo sviluppo di una rete sociale. Il target non avrà, tuttavia, solo il ruolo di docente, ma sarà parte attiva di una relazione basata sull’ascolto, la reciprocità, la collaborazione e la co-creazione.
Business
Il nuovo spazio ha lo scopo di avvicinare IBM ai suoi clienti (attuali e potenziali), veicolando l’idea di un profondo cambiamento, che si inserisce tuttavia nella rassicurazione per il cliente data dalla storicità, solidità e leadership di IBM in ambito tecnologico.
Si tratta della realizzazione di un ecosistema che coinvolge IBM, clienti, partner e consumatori: IBM accompagna da vicino e continua ad accompagnare con rinnovata semplicità e flessibilità i suoi clienti dall’inizio alla fine in un percorso di confronto, innovazione e co-creazione.
Agenzie di eventi
Il nuovo spazio deve avere un carattere di unicità, univocità e immediatezza: un punto di riferimento per eventi di richiamo, un luogo riconosciuto e immediatamente ricollegabile a IBM senza dimenticare che
Il messaggio che il nome dello spazio veicola deve basarsi sui seguenti elementi:
- Apertura alla comunità: un luogo cool, orientato all’aggregazione e alla collaborazione per la realizzazione di idee innovative per un mondo migliore. Si ha la creazione di un ecosistema che faciliti la continua stimolazione del pensiero creativo; tuttavia, non si tratta mai solo di una attività di confronto e riflessione senza successiva traduzione concreta. Lo spazio contribuirà ad avvicinare IBM alla comunità e a mantenere alto il coinvolgimento di tutti gli attori dell’ecosistema.
- Immaginazione e invenzione: concetti che trovano la loro italianità nella genialità di Leonardo Da Vinci. Le soluzioni innovative realizzate da IBM derivano non solo dalla sua expertise, ma anche dalla continua voglia di ascoltare e imparare, dalla sua capacità di guardare la realtà con occhi curiosi, che sanno andare al di là di quello che già esiste e da quello che molti non vedono. IBM fa di questo spazio una “bottega aperta a tutti”, ossia un luogo di sperimentazione, invenzione, creazione e formazione.
- Non solo mera esposizione ma luogo di incontro. La forza del nuovo nome deve partire dalla notorietà del luogo come spazio dedicato a mostre ed eventi ma superandolo: non è più un luogo solamente espositivo ma, al contrario, diventerà uno spazio di collaborazione, dove l’immaginazione e la riflessione continua portano all’invenzione e sfociano in un risultato concreto.
- Concretezza: il collegamento a luoghi e ad azioni reali è da preferire a concetti astratti.
- Unicità: la valorizzazione delle caratteristiche topologiche e strutturali dell’edificio. Questo luogo è unico in tutto la piazza per la sua forma e per i materiali di costruzione che lo caratterizzano distanziandolo da alte strutture verticali costruite con materiali più comuni.
- Blue&Green: L’ex Pavillion si colloca in un nuovo polo in cui innovazione e sviluppo, sostenibilità e attenzione per l’ambiente coesistono e si fondono. Questa combinazione si riflette nella presenza di IBM, promotore di innovazione, all’interno di una struttura fisica di design fatta “apparentemente” di materiali semplici/naturali, come il legno, ma con un alta componente innovative e tecnologica.
- Trasparenza: richiama la forte importanza che gli aspetti etici e sociali hanno per IBM e che si riflette nella trasparenza della struttura esterna in vetro.
Dal punto di vista linguistico, il nome deve soddisfare i seguenti requisiti per una migliore efficacia:
- Funzionalità rispetto al messaggio da comunicare
- Complementarietà alla parola “IBM”: il nome non deve essere facilmente scindibile dal brand IBM che lo accompagnerà (riteniamo scorretto l’esempio di UniCredit Pavilion spesso indicato semplicemente come Pavilion)
- Facile comunicabilità
- Riproducibilità sonora
- Riconoscibilità e immediatezza nella comprensione anche al di fuori del contesto italiano
- Brevità, anche in un’ottica di facilitazione di memorizzazione a scapito dell’attuale nome Pavilion
Moderno perché legato all’innovazione; semplice perché si rivolge a un pubblico molto ampio; giovane/cool ma allo stesso tempo saggio per svecchiare l’immagine di IBM senza che risulti fuori luogo. Attenzione a non ricadere in un messaggio da “finto giovane”.