Comitato consultivo tutela giovani online

L'agenda strategica per la promozione dei diritti online dei minori



IBM ha aderito al Comitato Consultivo per la tutela dei giovani on line, costituito da circa 50 organizzazioni, tra istituzioni, società scientifiche, media, aziende ICT e di telefonia mobile, associazioni e università, attive nella tutela di bambini e adolescenti online. I membri condividendo i i principi sanciti dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, credono che Internet e le tecnologie digitali, rappresentino uno spazio senza eguali: dove i giovani possono apprendere, provare emozioni, sperimentare la propria identità e creatività, esercitando nuove forme di partecipazione sociale e che allo stesso tempo, si tratti di una realtà complessa, apparentemente senza regole, dove sono possibili situazioni e comportamenti a rischio. Ecco perché, per il Comitato, è importante aiutare bambini e adolescenti a diventare “cittadini digitali” responsabili: che crescono insieme ad Internet e affrontano gli eventuali rischi non solo come vittime potenziali, ma soprattutto come utilizzatori attivi e consapevoli della Rete.

Il Comitato è nato perchè la realizzazione di un ambiente digitale sicuro è una responsabilità che deve essere condivisa da molti: genitori, organismi legislativi, scuola, organizzazioni del Terzo Settore, forze dell’ordine, industria ICT e tutte le realtà che interagiscono con i giovani. Non esiste un “attore sociale” che, da solo, possieda tutte le conoscenze e gli strumenti necessari per questo compito.n “attore sociale” che, da solo, possieda tutte le conoscenze e gli strumenti necessari per questo compito.

Il Comitato si propone di:

  • diventare uno spazio permanente di incontro e confronto tra i membri che lo compongono, in grado di valorizzare la ricchezza delle singole esperienze, condividere le informazioni, favorire processi di collaborazione, stabilire delle best practices.
  • promuovere azioni ad ampio raggio e iniziative sul territorio (anche in forma sperimentale) con l’apporto di diversi attori e l’obiettivo comune di agire sui comportamenti e le abitudini dei giovani in Rete.
  • coinvolgere le istituzioni in un processo di riflessione comune sul tema della tutela e promozione dei diritti dei minori online.